Medicina di precisione, ricerca e start-up: le nuove frontiere
del trasferimento tecnologico su cui investire per rivoluzionare le cure
Trieste, 31 ottobre 2024 – In occasione della tappa triestina del roadshow ‘HEAL ITALIA ROADSHOW – Tecnologie e Innovazione. Innovation on the road’, il Polo Tecnologico Alto Adriatico “Andrea Galvani”, in qualità di ente gestore del Cluster Scienze della Vita del Friuli Venezia Giulia, e HEAL ITALIA hanno definito un Protocollo d’Intesa volto a rafforzare la collaborazione per promuovere progetti innovativi nel campo delle life sciences e della medicina di precisione. L’obiettivo dell’intesa, della durata di tre anni, è incentivare lo sviluppo di attività congiunte come la collaborazione per favorire la nascita e lo sviluppo di start-up nell’ambito delle Life Sciences o la promozione di studi e progetti di ricerca condivisi e sostenere l’innovazione attraverso iniziative che comprendono, tra le altre, l’organizzazione di percorsi formativi incentrati su ricerca e trasferimento tecnologico.
L’evento, ospitato ieri presso l’Urban Center di Trieste, ha rappresentato anche un’importante occasione per conoscere gli ecosistemi dell’innovazione per il settore Scienze della Vita presenti in Italia e la rete europea per la medicina di precisione. Nel corso dell’incontro, che ha visto confrontarsi i principali attori del settore accademico, clinico e industriale, sono state presentate le opportunità e i progressi del Progetto Heal Italia, la prima fondazione italiana a coordinare una rete multidisciplinare di Università, IRCCS, imprese, scienziati, tecnologi e giovani ricercatori con l’obiettivo di migliorare i servizi per la salute attraverso la ricerca, la medicina di precisione e le start up innovative, focalizzato su ricerca fondamentale, ricerca traslazionale e trasferimento tecnologico in un’ottica interdisciplinare.
Aperta dai saluti di Franco Scolari, Direttore Polo Tecnologico Alto Adriatico, e Andrea Pace, Presidente Fondazione Heal Italia, la tappa del road show dedicata al Friuli Venezia Giulia ha visto l’intervento introduttivo di Stefano De Monte, Cluster Manager Cluster Scienze della Vita FVG – Polo Tecnologico AA, che ha presentato l’ecosistema Scienze della Vita regionale e le relative iniziative messe in atto dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
“Questa occasione di confronto – ha detto Stefano De Monte, Cluster Manager Cluster Scienze della Vita FVG – Polo Tecnologico AA – segna un passo decisivo per promuovere l’innovazione nelle Life Sciences, unendo competenze e risorse per sostenere la crescita del settore in Friuli Venezia Giulia, mettendo sin da ora a confronto realtà imprenditoriali innovative come quelle presenti oggi ed il mondo ampio ed articolato della ricerca scientifica. Con HEAL ITALIA lavoreremo per diffondere la conoscenza sulla Medicina di Precisione, sviluppare percorsi formativi avanzati e supportare nuove iniziative e start-up. Insieme, vogliamo creare un ecosistema in cui ricerca, tecnologia e imprenditorialità possano collaborare efficacemente, contribuendo al progresso scientifico e tecnologico del territorio”.
A seguire, per la sessione dedicata a fare il punto sulla medicina di precisione in Italia e in Europa, sono intervenuti Andrea Paolini, Presidente Fondazione Toscana Life Science, e Laura Leonardis, Program e Research Manager e Direttore Operativo della Fondazione Heal Italia. Si è, inoltre, discusso dell’oncologia nell’era della medicina di precisione e di quanto sia realmente precisa la prescrizione farmacologica, insieme a Erika Cecchin, Farmacologia Sperimentale e Clinica CRO Aviano, e con Paola Rossi, Direzione centrale salute, politiche sociali e disabilità Regione FVG, che ha portato un esempio virtuoso di farmacovigilanza attiva raccontando un progetto di cooperazione tra gli IRCCS regionali coordinato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. La sessione è terminata con Michele Dal Bo, Farmacologia Sperimentale e Clinica CRO Aviano, che ha fatto un focus sullo sviluppo di nuovi farmaci antitumorali e sulle attività sviluppate nel contesto dello Spoke 5 e Spoke 6 di Heal Italia.
“In tema di innovazione – ha spiegato Paola Rossi, Direzione centrale salute, politiche sociali e disabilità Regione FVG – la medicina di precisione, intesa non solo come ricerca di nuove entità terapeutiche target specifiche, ma anche come dosaggio personalizzato della terapia in funzione del profilo genetico, rappresenta una sfida per il miglioramento del sistema salute. In quest’ambito il progetto “Farmacogenetica, Monitoraggio Terapeutico dei Farmaci (TDM) e Farmacovigilanza attiva quali strumenti innovativi finalizzati all’ottimizzazione/appropriatezza della terapia farmacologica e alla minimizzazione dei rischi di ADR nella pratica clinica”, finanziato da AIFA, rappresenta un esempio virtuoso di cooperazione tra Regione FVG e IRCSS regionali, con la finalità di riuscire ad esportare a livello nazionale un approccio multidisciplinare applicabile alla pratica clinica in oncologia e nelle patologie pediatriche autoimmuni”.
“La sinergia tra poli e territori rappresenta il primo strumento utile per poter moltiplicare il valore delle azioni e degli interventi a supporto della ricerca, dell’innovazione e soprattutto delle “persone”; dottorandi, medici, tecnologi che quell’innovazione la generano e cittadini e pazienti per i quali la ricerca può fare la differenza – ha dichiarato Laura Leonardis, Program e Research Manager Fondazione Heal Italia – La logica del “fare insieme” ha ispirato la nascita del Programma HEAL ITALIA, una filiera produttiva e specializzata a servizio della ricerca e dell’innovazione che ha l’obiettivo di portare la Medicina di Precisione su tutto il territorio italiano”.
“Come Fondazione TLS abbiamo aderito con grande favore a Heal Italia poiché rappresenta un progetto strategico che vanta un partenariato di grande spessore e con competenze eccellenti nella medicina di precisione – ha affermato Andrea Paolini, Direttore Generale di Fondazione Toscana Life Sciences e membro del CDA della Fondazione HEAL ITALIA – Attraverso l’azione capillare dei sistemi territoriali si deve portare su una scala nazionale l’eccellenza presente negli ambiti ricerca, impresa e clinica. Heal Italia sta lavorando in questa direzione per armonizzare, strutturare e valorizzare le competenze che ogni territorio apporta, in una logica di ecosistemi complessi e funzionali. La prossima importante sfida sarà posizionare anche a livello europeo e internazionale questa coesione e questo modello”.
L’evento è proseguito con un momento di confronto tra i rappresentanti di cinque start up afferenti al Cluster Scienze della Vita Friuli Venezia Giulia: Luca Emili, ceo InSilico Trials; Alessandro Pozzato ceo NanoPhoenix; Francesco Menegoni, ceo Biovalley Investment Partner; Alessia Covre, R&D manager Epigen Therapeutics; Bruno Bembi, presidente Transactiva. In conclusione, la sessione dedicata alle frontiere della medicina di precisione e al trasferimento tecnologico con l’intervento di Ennio Tasciotti, Advisor Scientifico Cluster Scienze della Vita FVG che ha commentato: “La medicina di precisione rappresenta una rivoluzione nel modo di concepire la cura, e consente di personalizzare i trattamenti più adatti alle esigenze di ogni paziente. Tuttavia, per portare queste innovazioni al letto del paziente, occorre un forte ecosistema dell’innovazione che comprenda tutti gli attori e le strutture necessarie a fare ricerca traslazionale. In Italia, abbiamo un enorme potenziale scientifico, ma è essenziale consolidare i meccanismi di trasferimento tecnologico per accelerare il passaggio dalla ricerca all’applicazione clinica e creare valore sia per i pazienti che per il sistema sanitario. Solo tramite il supporto istituzionale e finanziario all’innovazione e grazie a strutture dedicate alla protezione della proprietà intellettuale e al licensing dei brevetti, potremmo valorizzare maggiormente le nostre scoperte, e generare un impatto significativo sul benessere dei pazienti e sulla sostenibilità del sistema salute.”
Tramite il Cluster Scienze della Vita FVG i numerosi stakeholder pubblici e privati – regionali e non – possono interfacciarsi e collaborare efficacemente con l’obiettivo di stimolare lo sviluppo e la crescita di start up e imprese innovative, di creare una rete tra istituzioni, aziende, centri di ricerca attraendo così innovazione e nuovi investimenti sul territorio regionale. Il Cluster SDV si posiziona all’interno della strategia regionale di specializzazione intelligente (S4) per l’Area “Salute, Qualità della vita, Agroalimentare e Bioeconomia”, operando su quattro traiettorie: sistemi e soluzioni per il mantenimento della salute e il supporto alla cura (nutraceutici, integratori alimentari, alimenti funzionali, nutrizione medica e cosmetica funzionale); soluzioni e sistemi biomedicali innovativi: sviluppo integrato di dispositivi medici; soluzioni e sistemi per terapie innovative; soluzioni e sistemi di active & assisted living per il supporto alla fragilità.
La procedura di presentazione dei progetti si svolge in periodi distinti che hanno inizio dal giorno 31 ottobre 2024.