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Il dottor Valter Torri di Heal Italia spiega a che punto sono le tecniche per la lotta contro il cancro all’IRCCS Mario Negri

L’importanza della prevenzione del cancro e della ricerca scientifica per individuare nuove cure per affrontare questa malattia ancora troppo diffusa, sono l’obiettivo principale che persegue l’IRCCS Mario Negri, partner di Heal Italia. 

L’Istituto studia una vasta gamma di tumori, con particolare attenzione a quelli ginecologici, sarcomi, tumori toracici (polmone, mesoteliomi), tumori del pancreas, tumori rari come i timomi.

«Pensando ai risultati recenti, proprio nell’ambito di questo tumore raro della cavità toracica che colpisce una persona su un milione ogni anno, – spiega Massimo Broggini Responsabile del Dipartimento di Oncologia sperimentale – nel 2023 abbiamo ottenuto risultati significativi con lo studio Relevent, che è riuscito, grazie alla partecipazione di diversi ospedali italiani, a coinvolgere 41 pazienti italiani con carcinoma timico avanzato, mostrando risultati promettenti nell’uso del farmaco ramucirumab in aggiunta alla chemioterapia standard, con una risposta superiore alle aspettative».

«Un secondo studio presentato al congresso oncologico Esmo a Madrid – continua Valter Torri Responsabile del Dipartimento di Oncologia Clinica – riguarda invece il tumore dell’endometrio. Lo studio Attend, che ha coinvolto 551 pazienti, ha dimostrato che l’uso combinato dell’immunoterapico atezolizumab con la chemioterapia migliora la sopravvivenza nei pazienti con carcinoma dell’endometrio metastatico e ricorrente».

Il 2024 parte all’insegna di nuove tecniche e strumentazioni che l’Istituto ha implementato. L’utilizzo della terapia genica tramite CRISPR, una potente tecnica che agisce come una vera e propria forbice molecolare, sarà lo strumento per comprendere quali geni sono cruciali per la crescita tumorale. Un’altra sfida che vedrà impegnati i ricercatori nel 2024 è comprendere i tempi di insorgenza della resistenza al trattamento farmacologico, monitorando attentamente come l’efficacia dei farmaci diminuisce nel tempo. 

Grazie allo sviluppo di sistemi che consentono di valutare, in un singolo esperimento, l’attività antitumorale di oltre 2500 molecole già approvate e impiegate per trattare diverse patologie, i dipartimenti di Oncologia potranno aprire nuove prospettive in campo antitumorale favorendo il rapido impiego di farmaci già noti in altri contesti.

Fonte: Corriere della Sera Bergamo